LA CHIAVE INTERPRETATIVA DEI QUATTRO CAVALIERI DELL’APOCALISSE

 

In Apocalisse 6:1-8, quando l’Agnello apre i sigilli, appaiono quattro cavalieri: il primo cavalcava un cavallo bianco, e «aveva un arco e gli fu data una corona, ed egli uscì fuori come vincitore e per vincere»; il secondo cavalcava un cavallo rosso e gli «fu dato di togliere la pace dalla terra, affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada»; il terzo cavalcava un cavallo nero e «aveva una bilancia in mano», indicando con questo una grande carestia; e il quarto cavalcava un cavallo giallastro «e…aveva nome la Morte, e dietro ad essa veniva l’Ades». Di questi quattro cavalieri viene detto che «fu loro data potestà sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la fame, con la morte e mediante le fiere della terra».

 

  1. La chiave univoca

Gli attuali commentari del Libro dell’Apocalisse suppongono, normalmente, che la chiave per capire il libro sia scoprire una corrispondenza biunivoca tra le figure in esso presenti, e i personaggi reali della vita. La maggior parte dei commentari, tuttavia, considerano il secondo, il terzo e il quarto cavaliere non come figure reali ma come personificazioni di calamità. Ma che dire del primo cavaliere (il conquistatore sul cavallo bianco)? Perché la maggior parte dei commentari pensa che il primo cavaliere debba corrispondere a una diversa chiave interpretativa, cioè che esso rappresenti un reale personaggio storico? Facendo ciò si viola una delle più elementari regole esegetiche. L’ipotesi, credo, è sbagliata. L’interpretazione corretta dei quattro cavalieri si ha soltanto quando si considerano tutti e quattro i cavalieri come simboli di calamità. [In alternativa dovrebbero essere tutti e quattro dei personaggi reali].

Dovrebbe essere osservato che gli studiosi e i commentatori suppongono che il primo cavaliere faccia riferimento a un’importante figura storica. Benché essi siano divisi sull’identità precisa di questa figura, quasi tutti accettano uno di questi due punti di vista tra loro opposti: il cavaliere è Cristo oppure l’Anti-Cristo. Personalmente, argomenterò che il primo cavaliere non è una persona, bensì una calamità e come tale rappresenta lo “spirito dell’Anticristo”, cioè il suo modo di agire.

Come con tanti altri passi del Nuovo Testamento, la chiave corretta per comprendere Apocalisse 6:1-8 si trova prestando attenzione ad alcuni particolari del Vecchio Testamento. La chiave per capire il passo, credo, si trova in Geremia 15:2, come pure nella versione della Septuaginta di Ezecechiele 5:12 “un quarto di voi sarà consumato dalla morte e un quarto di voi perirà dalla fame in mezzo a te, e un quarto di voi sarà disperso a tutti i venti e un quarto di voi cadranno per il pugnale intorno a te, e la spada sarà sguainata contro di voi”. (La Septuaginta è una traduzione greca dell’Antico Testamento e veniva ampiamente utilizzata ai tempi del Nuovo Testamento). Geremia 15:2 legge:

«Se poi ti dovessero dire: “Dove andremo?”, dirai loro: Così dice l’Eterno: Alla morte i destinati alla morte, alla spada i destinati alla spada, alla fame i destinati alla fame, alla cattività i destinati alla cattività».

Da notare che le calamità riportate qui sono le stesse di quelle rappresentate dai quattro cavalieri dell’Apocalisse (sebbene l’ordine sia differente). La prima calamità di Geremia, la «morte», corrisponde al quarto cavaliere; la «spada» corrisponde al secondo cavaliere; la «fame» corrisponde al terzo cavaliere; e, poiché la dispersione geografica di un popolo conquistato costituisce l’aspetto permanente e quindi più dannoso di una sconfitta nazionale, sembrerebbe che la «cattività» sia la calamità rappresentata dal primo cavaliere. (Tra le altre cose, il colore bianco ha sempre indicato un conquistatore nel mondo antico. Questa è la ragione per cui il primo cavaliere e il Cristo vincitore di Apocalisse 19 cavalcano entrambi un cavallo bianco). La correlazione tra Geremia 15 e Apocalisse 6 conferma l’idea che il primo cavaliere non rappresenti una figura storica a sé stante, ma è piuttosto un simbolo di “prigionia”, una delle quattro grandi calamità che insieme implicano il caos totale.

 

  1. Coincidenze con il Covid 19

C’è da considerare alla luce degli odierni fatti riguardanti il Covid 19 una serie di “coincidenze” piuttosto particolari.

  1. Il cavaliere bianco aveva una corona. È vero che la corona era il simbolo del vincitore, ma è alquanto inquietante sapere che il Covid 19 è un “coronavirus”.
  2. Il colore del cavallo bianco. Un’altra coincidenza particolare è il colore del cavallo: bianco. Può indicare la purezza, ma nel caso di una calamità sarebbe un controsenso. Dobbiamo registrare che il colore che è predominante in questa pandemia è il bianco del personale sanitario, medici, infermieri e paramedici. Qualcuno ha anche fatto notare che il bianco in Cina è il colore del lutto, e il virus ha avuto origine in Cina.
  3. La messe è bianca. Un’altra interpretazione del colore bianco del primo cavaliere riporta alle parole di Gesù: “Alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura” (Giovanni 4:35). Potrebbe essere il momento della “Grande Raccolta” prima del ritorno del Signore.
  4. La cattività. Geremia indica la quarta pestilenza in una “prigionia”. Noi e altri 4 miliardi di persone siamo “costretti” nelle proprie case, impediti della “libertà di movimento”. È una vera e propria “cattività” cui sono costrette le nazioni. Bisogna anche considerare che il greco usa il termine νικῶν nikòn Può essere anche tradotto come conquistatore (colui che porta in cattività i prigionieri).
  5. Uno spirito che insemina. Un’altra coincidenza particolare la troviamo nella descrizione di Ezechiele: “Una terza parte di te morirà di peste, e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà per la spada attorno a te, e ne disperderò a tutti i venti l’altra terza parte, e sguainerò contro di essa la spada”. Anche nel caso di Ezechiele abbiamo tre cavalieri che sono praticamente identici a quelli di Apocalisse e uno che è diverso sia da Geremia sia dal Cavaliere Bianco di Apocalisse 6:2. Ezechiele descrive la “pestilenza” come una dispersione a tutti i venti. Una traduzione più letterale sarebbe: “inseminerò tutti gli spiriti (fiato, respiro) l’altra terza parte”. Potrebbe fare pensare al contagio “aereo” del coronavirus.

 

  1. Passi Paralleli

Dobbiamo notare che Apocalisse 6:1-8 è una descrizione degli ultimi tempi e per comprendere bene un passo biblico, una regola di corretta ermeneutica è quella, di paragonare due brani che descrivono lo stesso evento.

Facciamo un Parallelismo tra il capitolo 6 dell’Apocalisse e i Vangeli di Matteo e Luca (i capitoli che riguardano la fine dei tempi)…

 

1) Apocalisse 6:1, 2 “Poi, quando l’Agnello aprì uno dei sette sigilli, vidi e udii una delle quattro creature viventi, che diceva con voce come di tuono: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere”.

 

Matteo 24:4 “Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca. 5 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: ‘Io sono il Cristo’. E ne sedurranno molti”.

 

2) Apocalisse 6:3, 4 “Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni». E venne fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada”.

 

Matteo 24:6, 7 “Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine.  Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno”.

 

3) Apocalisse 6:5,6 “Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva: «Una misura di frumento per un denaro e tre misure d’orzo per un denaro, ma non danneggiare né l’olio né il vino»”.

 

Matteo 24:7 “…ci saranno carestie…”.

 

4) Apocalisse 6:7,8 “Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava si chiamava Morte; e gli veniva dietro l’Ades. Fu loro dato potere sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la fame, con la mortalità e con le belve della terra”.

 

Luca 21: 11 “vi saranno… in vari luoghi pestilenze…”.

 

5) Apocalisse 6:9-11 “Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che gli avevano resa. Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?» E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po’ di tempo, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro”.

 

Matteo 24:9 “Allora vi abbandoneranno all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome”.

 

6) Apocalisse 6:12-17 “Guardai di nuovo quando l’Agnello aprì il sesto sigillo; e si fece un gran terremoto; il sole diventò nero come un sacco di crine, e la luna diventò tutta come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un forte vento lascia cadere i suoi fichi immaturi. Il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro luogo. I re della terra, i grandi, i generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti. E dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira. Chi può resistere?»”.

Matteo 24:29 “Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate”.

 

Conclusioni:

Il cavallo bianco descritto non rappresenta Gesù, ma uno dei modi con cui l’anticristo porta le pestilenze nel mondo. Il fatto che sia il cavaliere di Apocalisse 6:2 e quello di 19 cavalcano entrambi un cavallo bianco è proprio relativo al fatto che lo spirito dell’Anticristo è in azione nel mondo. Perciò tutte e quattro i cavalieri rappresentano un aspetto e un modo di agire dell’Anticristo.

ad esempio nel capitolo 13 dell’Apocalisse si dice che la bestia ha 2 corna simili a quelle di un agnello… Nel capitolo 6 dell’apocalisse l’anticristo viene mostrato come un leader vincitore…. arriverà al potere per via diplomatica…

Infatti, Giovanni vide un cavaliere montare un cavallo bianco con un arco in mano senza frecce Apocalisse 6:2 Ed ecco mi apparve un cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco, gli fu data una corona e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora. Il bianco come l’arco privo di frecce è simbolo di pace (Ma è anche il simbolo dei “camici bianchi” cioè la medicina che la fa da padrona in questi tempi.

Questo cavaliere raggiungerà una posizione di potere: e gli fu data una corona apocalisse 6:2 e lo farà senza rumore: ossia senza l’uso delle armi

Daniele Cap.11 “Poi, al suo posto, sorgerà un uomo spregevole, a cui non spettava la dignità regale; verrà senza rumore e s’impadronirà del regno a forza di intrighi”. Il suo trionfo sarà diplomatico e apparirà come l’uomo desiderato da tutti, il liberatore dal caos in cui entrerà il mondo.

Agli occhi del mondo sarà l’uomo ideale. Ecco come verrà visto:

– Intelligente (Daniele 8:25)

– Eloquente (Daniele 7:11 / Apocalisse 13:5)

– Adulatore, lusingatore (Daniele 11:32)

– Lottatore (Apocalisse 13:4)

– Stratega e politico (Daniele 8:23; 11:21-23)

 

Inoltre quando in Apocalisse 6:2 si dice che egli usci vincendo per vincere ancora, in Daniele capitolo 11 versetto 23 per descrivere l’anticristo dice queste parole:

Nonostante gli accordi fatti, tradirà i suoi alleati; così affermerà il suo potere e sarà vittorioso, pur avendo poca gente”.