CONFIDARE IN DIO -pastore Giuseppe Tramentozzi

Il peso della vita, con le sue difficoltà, forse si avverte maggiormente con il passare del tempo, piuttosto che in gioventù. La salute cagionevole spesso rappresenta una questione logorante; il problema del sostentamento della propria famiglia diventa una fonte di preoccupazioni; una vita sempre più competitiva e i ritmi stessi che essa impone, sempre più accelerati fanno si che l’esistenza stessa perda la sua gioia. Ci possono essere problemi spirituali, carenze personali, preoccupazioni per gli altri, oppure una battaglia contro Satana, che cerca di deprimerci e di scoraggiarci. “O Signore, sono oppresso”; queste parole potrebbero sintetizzare lo stato d’animo che prevale in molte occasioni. Che cosa bisogna fare in queste situazioni?

Il rimedio proposto dalla Bibbia è quello di riguardare a Gesù e chiedere a Lui di assumere il nostro carico. Dobbiamo guardare con gli occhi con cui guardavano i servi orientali: la loro intera esistenza era vissuta in una totale dedizione ai loro padroni. Dobbiamo guardare in alto con fermezza e rendere noto direttamente a Dio il nostro disperato bisogno: “Odi il mio grido, o Dio, ascolta la mia preghiera”. Dobbiamo ricordare che il Signore, in precedenza, ha già prestato ascolto al nostro grido, come a quello di molti altri. Questo santo esercizio indirizzerà il nostro cuore e la nostra mente nella giusta direzione, distogliendoli da noi stessi e dalle circostanze in cui ci troviamo per rivolgerli lassù, all’Iddio che vuole farsene carico.

Non è di grande consolazione per noi ricordare che Colui che siede sul trono del Cielo ha sofferto subendo la tentazione, sedendosi stanco al pozzo, non avendo dove posare il capo, disprezzato e rifiutato dagli uomini? Abbiamo un Sommo Sacerdote il Quale è pienamente consapevole della nostra debolezza umana e che si è impegnato a fornirci la grazia necessaria per affrontare le situazioni di bisogno in cui ci dibattiamo. Egli, quando fu oppresso, affidò la Sua anima al Padre, che giudica rettamente; ora Egli chiede a noi di fare la medesima cosa. Portiamo senza indugio tutti i nostri pesi ai piedi del Signore, e scopriremo che un Dio comprensivo li porterà per noi.